sabato 12 luglio 2014

Tumore al seno e cosmetici: sii consapevole di quello che ti metti addosso!

Da quando mi sono ammalata di cancro al seno ho iniziato a volermi più bene, in vari modi. Uno di questi è stare più attenta a ciò che mi metto addosso. Come strategia generale uso il minor numero di prodotti possibili. Quelli che ho potuto eliminare, li ho proprio tolti. Sono rimasti solo: shampo, sapone mani, docciaschiuma (che mi autoproduco), detergente viso, crema idratante viso, crema corpo, dentrificio, matita/eyeliner/mascara, emoliente labbra. Stop. Per ciò che uso, stò attenta agli ingredienti. Ecco qualche dritta utile.
Nel campo cosmetico l'elenco degli ingredienti prende il nome di INCI: International Nomenclature of Cosmetic Ingredients. Essendo una nomenclatura universale le aziende produttrici usano termini delle due più importanti lingue universali della nostra storia: si usa il latino per nominare gli estratti vegetali e l’inglese per i componenti chimici. Purtroppo non è previsto alcun obbligo di specificare la percentuale degli ingredienti utilizzati ma nell'etichetta i componenti del prodotto devono essere elencati in ordine decrescente di quantità: per primi quelli in dose maggiore (di solito troviamo l'acqua), via via poi quelli in dosi minori. Diciamo subito che più l’elenco degli ingredienti è breve e in latino, più è indice di un prodotto naturale.

Le principali sostanze da evitare sono:
  • I petrolati: gli ingredienti derivati dal petrolio sono tra i più utilizzati perché prodotti a basso costo e perché danno alla pelle un’immediata, quanto fittizia, sensazione di idratazione. Si trovano nelle creme, ma anche in fondotinta, ombretti, fard. Sono identificati con queste denominazioni: Mineral oil, Petrolatum, Paraffinum liquidum o Cera microcristallina.
  • I conservanti: tra i più usati e pericolosi ci sono i parabeni: hanno la funzione di impedire la crescita dei batteri e prolungare così la vita del prodotto. Avendo scoperto la loro pericolosità, oggi si cerca di utilizzarne più tipologie insieme, ma in basse percentuali, piuttosto che una sola in quantità considerevoli. I parabeni sono i principali responsabili di allergie, eruzioni e rush cutanei. Ma possono agire anche a livello degli equilibri ormonali. La categoria dei parabeni contiene principalmente queste tre sostanze: Ethylbaraben, Propylparaben e Butylparaben.
  • I siliconi: anch’essi diffusissimi nella cosmetica e nei prodotti per l'igiene perché, come i petrolati, generano una pellicola superficiale che rende la pelle morbida e liscia al tatto e riproduce un’apparente sensazione di idratazione e nutrimento. Ma, contrariamente a quanto sembra, queste sostanze non fanno altro che seccare ancora di più la pelle e danneggiare fortemente l’ambiente non essendo per niente biodegradabili. Sono inoltre ingredienti che rendono il prodotto più performante: le creme si spalmano più facilmente e non lasciano la sensazione di unto. I siliconi sono tanti, ma riconoscerli non è così complesso: siliconi sono gli ingredienti il cui nome termina in -one, -siloxane oppure -silanol. I più comuni sono il dimethicone e il cyclopentasiloxane.
  • Formaldeide: è utilizzata prevalentemente come disinfettante e conservante e la si trova in saponi, smalti e altri prodotti cosmetici. Può essere presente come formaldeide o può essere rilasciata da alcune sostanze in un secondo momento durante i processi di degradazione del prodotto. È il caso dell’imidazolidinyl urea o della diazolidinyl urea: due sostanze da evitare assolutamente perché rilasciano formaldeide appena entrano in contatto con la pelle.
  • Ingredienti altamente allergizzanti: Triclosan e Imidazolidinyl urea, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone, utilizzati come conservanti.
Potete verificare il significato degli ingredienti dei cosmetici che adocchiate (io porto sempre nella borsa una minilente per leggere gli ingredienti di ciò che compro: è utilissima) o che avete già in casa in questo portale che è strutturato in modo davvero semplice ed accessibile anche per i non esperti in chimica anche se è redatto da un chimico industriale, Fabrizio Zago: BIODIZIONARIO.

Una riflessione a parte la meritano i parabeni ed il loro rapporto con il cancro al seno che è controverso, farmacovigilanza.org li ritiene innocenti, uno studio invece no. Insomma, nel dubbio, io scelgo i cosmetici che non li contengono.

In alternativa al cercare di proteggerti durante l'acquisto di cosmetici tradizionali, puoi sempre scatenarti con i cosmetici naturali fai da te!

4 commenti:

  1. Ciao Daniela, ci daresti la ricetta del tuo docciaschiuma? :)

    RispondiElimina
  2. Con alcune saponette (di quelle buone senza schifezze) che non utilizzavo ho prodotto dell'ottimo sapone liquido per doccia (l'ho già testato). Facilissimo da fare. Ho grattugiato le saponette sminuzzandole (usando il grattugino delle carote), le ho messe in un pentolone grande con moltissima acqua (almeno 6 volte tanto il peso delle scagliette, ma anche di più). Fatto bollire il tutto per sciogliere. Lasciato raffreddare. Occhio di acqua ce ne vuole parecchia perchè poi il liquido si rassoderà molto quindi non vi lasciate impressionare dal liquidume iniziale. Una volta riposato il tutto gli ho dato una bella frullata con il minipimer e poi ho travasato tutto in un dispenser ed in una bottiglia per la scorta. Divertentissimo. Costo zero. Tutti gli attrezzi che ho usato (pentola, minipmer, grattuglia) sono illesi, basta lavarli con acqua calda e tornano come prima quindi non ci vuole nemmeno roba apposita per farlo. Ovviamente il tipo di sapone che verrà fuori dipenderà molto dalle saponette che grattugiate. Non ci sono scuse, provatelo!!!!

    RispondiElimina
  3. Io il deodorante l'ho proprio eliminato, mi limito a farmi la doccia e schiacquarmi le ascelle con il sapone....ma grazie ugualmente della dritta

    RispondiElimina
  4. Ok spero possa essere utile a chi passa di qui allora :)

    RispondiElimina

Stai commentando come utente anonimo o con il tuo account Google. Consulta la Privacy Policy