venerdì 29 gennaio 2016

Tutela della malattia nello Statuto dei lavoratori autonomi: prima vittoria, ma è solo l'inizio

Lo Statuto dei lavoratori autonomi è finalmente arrivato in Consiglio dei Ministri che ha divulgato il testo in un apposito comunicato stampa. Indubbiamente è un primo passo importante come hanno sottolineato diverse associazioni come Acta. Nella parte dedicata alla malattia, è scritto quanto segue......






  1. previsione della sospensione, senza diritto al corrispettivo, del rapporto di lavoro dei lavoratori autonomi che prestano la loro attività in via continuativa per il committente in caso di gravidanza, malattia e infortunio, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare;
  2. sospensione del versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi per l’intera durata della malattia e dell’infortunio fino ad un massimo di 2 anni, in caso di malattia e infortunio di gravità tale da impedire lo svolgimento dell’attività lavorativa per oltre 60 giorni;
  3. previsione di una specifica misura di tutela contro la malattia in base alla quale, i periodi di malattia certificata come conseguente a trattamenti terapeutici di malattie oncologiche, sono equiparati alla degenza ospedaliera
Rispetto al nulla totale di sicuro è grasso che cola, ben 2 richieste della Petizione "Diritti e tutele per i lavoratori autonomi che si ammalano" sono state accolte, ma prima di gridare vittoria mi limiterei a manifestare soddisfazione per una "prima vittoria". Vuol dire che un percorso per la tutela della malattia ai lavoratori autonomi è stato intrapreso, cominciamo a vedere qualcosa di scritto nero su bianco. Ci sono ulteriori proposte di legge che remano in quella stessa direzione (vedi le mosse della deputata Tiziana Ciprini del M5S e del deputato Vincenzo d'Arienzo del PD) ma.....

dovremo capire bene nel tempo cosa succederà in Parlamento e risolvere una serie di contraddizioni e di ulteriori vuoti legislativi che permangono pericolosissimi:
  • aspettiamo di capire meglio quale prezzo occorrerà pagare per quella rateizzazione dei contributi congelati e se un tumore verrà tassato con more per il ritardo dei pagamenti;
  • il punto uno non riguarda un sacco di professionisti che non hanno con i loro clienti rapporti così continuativi e lunghi (ed in ogni caso bisogna capire nel frattempo quei lavoratori di cosa campano)
  • andate a chiedere ad un artigiano o ad un commerciante se grida vittoria visto che non ha diritto a niente di tutto questo ed evidentemente la sua malattia ed i suoi tumori sono diversi;
  • andate a chiedere ad un professionista della gestione separata che, dopo anni ed anni di lavoro e contributi versati, ha avuto la fortuna di ammalarsi dopo 1 anno di calo del lavoro (e conseguente riduzione dei contributi versati)  spiegategli perchè non ha diritto a richiedere l'indennità di malattia o la degenza ospedaliera (vedi la lista completa delle richieste della Petizione)
Detto questo, hip hip hurrà, per ora.... e che Dio ce la mandi buona e senza vento.

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