domenica 13 luglio 2014

Petizione "Diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano": i commenti dei firmatari

La Petizione lanciata il 10 febbraio 2014 per la difesa e la tutela del popolo delle partite iva in difficoltà per una malattia grave o prolungata, è interessante, non solo per il numero delle firme che sta raccogliendo e per la mobilitazione che sta attivando, ma anche per i numerosi commenti che alcuni firmatari lasciano. Via via nel Blog ve li ho proposti alcuni, ma siccome, sono molti e rappresentano il peso ed il senso reale di questa petizione, ho deciso di mettere a disposizione di tutti un file per scaricarli.

Alcuni di questi commenti sono davvero commoventi, come quello di Donatella Sassi di Parma "Non sono una lavoratrice autonoma, ma non voglio sentirmi privilegiata davanti alla sofferenza di nessuno". Grazie Donatella.
Perchè sì, molti dei firmatari di questa petizione NON sono lavoratori autonomi, ma dipendenti privati o pubblici che si sono sentiti toccati da questa problematica. Magari hanno compagni, figli, parenti o amici autonomi ammalati ed hanno potuto constatare concretamente quanta poca tutela hanno nelle difficoltà che si incontrano durante una malattia seria. Oppure sono stati essi stessi ammalati e lo raccontano "vergognandosi" quasi dei diritti acquisiti che hanno permesso loro di rendere meno pesante la loro malattia. O ancora credono che la tipologia di contratto che si ha non è statica ed eterna, magari oggi si è dipendenti, domani chissà.
Ci sono poi le firme di tantissimi lavoratori autonomi che sono stati o sono ammalati e che denunciano gli effetti devastanti, non solo della malattia in sè, ma delle scarse tutele e della mancata applicazione degli articoli della nostra Costituzione. Professionisti, consulenti, artigiani, commercianti, rappresentanti che sono stati costretti a chiudere le loro attività professionali, a vendersi la casa o ad indebitarsi fino al collo con Equitalia e con le banche perchè non erano più in grado di pagare le tasse (che continuano ad arrivare anche se si è ammalati insieme ai costi fissi che permangono).
Anche i lavoratori autonomi "sani" firmano, firmano eccome. Firmano raccontando di essere terrorizzati all'idea che possa succedere loro qualcosa che impedisca di portare la pagnotta, già magra per la crisi, a casa. Perchè il principio di vulnerabilità sancito dalla Dichiarazione di Barcellona del 1998 è una condizione esistenziale e caratterizza ogni essere umano, non solo i dipendenti.
Poche, troppo poche, le firme "istituzionali". Anche chi si è speso personalmente, magari non ha neppure firmato. Perchè noi lavoratori autonomi non esistiamo e non esistiamo perchè non siamo lavoratori veri. I veri lavoratori sono altri, i poveracci che non possono evadere, mentre noi, ricchi ed evasori, ce la spassiamo alla grande quindi è chiaro che, in caso di malattia, il minimo è che ci arrangiamo senza rompere troppo le scatole. Ma ormai tutti gli stereotipi che riguardano partite iva e lavoratori autonomi sono vecchi e maceri. Se mai sono stati veri (e in parte dubito perchè il lavoro da 22 anni, ricca non lo sono mai stata ed evadere non l'ho nemmeno mai potuto fare visto che lavoro per le aziende). Il mercato del lavoro si è evoluto e sono nate nuove categorie di professionisti e le vecchie si sono trasformate. E' ora di considerarci lavoratori a tutti gli effetti perchè siamo ormai davvero "molto carichi" e non più disposti a subire passivamente discriminazioni, tassazioni vessatorie e mancanza di tutele e welfare. La mia disobbedienza contributiva è un segnale da non sottovalutare rispetto a quanto il popolo delle partite iva stia rafforzando la consapevolezza dei propri diritti.

Eccovi allora, tra tutti coloro che stanno firmando questa Petizione, i commenti e le spiegazioni date da alcuni.
aggiornato al 9 ottobre 2016

1 commento:

  1. Sono una lavoratrice autonomia della provincia di Brescia, non ho ancora avuto particolari problemi di salute, ma sono contenta di aver trovato questo articolo e sono contenta di poter far parte di un gruppo in cui vedo molta solidarietà. Come dicevo non ho ancora avuto problemi di salute gravi come quello di Afrodite K....mi rivedo comunque in lei, mi piace la sua forza d'animo e il fatto che non si sia demoralizzata, mi fa forza il fatto che nonostante tutto, la malattia le ha dato la forza di lottare per una causa che ci coinvolge tutti. A lei va tutta la mia stima!!! SARA PATUZZI

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